STAMPERIA
Al torchio calcografico con una prova di stampa
Il modo di stampare manuale delle lastre di rame non è cambiato nel corso dei secoli. Il principio del procedimento è dei più semplici: tra due cilindri si fa passare sotto una forte pressione un piano di ferro con sopra il rame inciso, la carta, ed infine più feltri per rendere elastica la pressione. Il rame viene preparato con una stesura di cera e affumicato, operazione questa che rende il segno da incidere più evidente. La lastra incisa si immerge in una vasca contenente acido (morsura) poi si inchiostra abbondantemente per riempire tutti i segni incisi, con la tarlatana si toglie l'eccedenza del colore a più riprese, e per finire si ripulisce con il palmo della mano. In questo momento interviene il gusto e l'abilità dello stampatore che può più o meno lasciare nel segno l'inchiostro tanto da rendere la stampa rinforzata o alleggerita nei toni del colore.
Stampatore ai torchi litografici
Il fenomeno della repulsione dell’acqua dal grasso è universalmente conosciuto, nacque così attraverso questo processo chimico la litografia. Benché inventata da Alois Senefelder nel 1979 in Boheme (germania) la litografia troverà il suo vero campo di applicazione grafica in Francia per poi espandersi a tutte le altre nazioni.
Lo stampatore Alberto Caprini con De Chirico
ad una mostra di litografie
Con Manzù esaminano le prove di stampa dell’acquaforte.