Stamperia

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Le tecniche di stampa calcografica e litografica, il processo di preparazione delle lastre e l'importanza dell'abilità dello stampatore nel determinare l'intensità dei colori. La storia della litografia, dalla sua invenzione in Germania alla diffusione in Francia, e il suo impatto sull'arte grafica.


Al torchio calcografico con una prova di stampa.
La lastra incisa si immerge in una vasca contenente acido (morsura) poi si inchiostra abbondantemente per riempire tutti i segni incisi, con la tarlatana si toglie l’eccedenza del colore a più riprese, e per finire si ripulisce con il palmo della mano. In questo momento interviene il gusto e l’abilità dello stampatore che può più o meno lasciare nel segno l’inchiostro tanto da rendere la stampa rinforzata o alleggerita nei toni del colore.

La lastra incisa si immerge in una vasca contenente acido (morsura) poi si inchiostra abbondantemente per riempire tutti i segni incisi, con la tarlatana si toglie l’eccedenza del colore a più riprese, e per finire si ripulisce con il palmo della mano. In questo momento interviene il gusto e l’abilità dello stampatore che può più o meno lasciare nel segno l’inchiostro tanto da rendere la stampa rinforzata o alleggerita nei toni del colore.

Stampatore ai torchi litografici.
Il fenomeno della repulsione dell’acqua dal grasso è universalmente conosciuto, nacque così attraverso questo processo chimico la litografia. Benché inventata da Alois Senefelder nel 1979 in Boheme (germania) la litografia troverà il suo vero campo di applicazione grafica in Francia per poi espandersi a tutte le altre nazioni.

Lo stampatore Alberto Caprini con De Chirico ad una mostra di litografie
Con Manzù esaminano le prove di stampa dell’acquaforte.


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